Sia che si utilizzino
piante spontanee che coltivate, le singole parti che daranno la droga
(intesa come il prodotto naturale della pianta che si utilizza per
l'estrazione dei principi attivi) si debbono raccogliere al momento
opportuno. Si definisce «tempo balsamico» il periodo nel quale la
pianta è più ricca di fitocomplesso (l'insieme di tutte le sostanze
della droga che esplicano azione medicamentosa).
Questo tempo in genere
coincide col momento in cui le varie parti del vegetale sono più
rigogliose e turgide.
Radici e fusti
sotterranei (tuberi, rizomi, bulbi). Si raccolgono nel periodo di
riposo della pianta, quando in essi sono accumulati i materiali che
dovranno servire per la sopravvivenza invernale e per la ripresa
della vegetazione.
Questo periodo va
generalmente dalla fine dell'estate alla fine dell'inverno. Ci sono
molte eccezioni che vanno controllate volta per volta.
Ricordiamo che ogni
vegetale, anche il più semplice, è un «personaggio» con la sua
«personalità» sia come creatura viva nel campo, sia come rimedio
all'interno del nostro organismo: quindi per ogni pianta scegliere
sempre le tecniche più adatte.
Si raccolgono le radici
di piante giovani (2-3 anni). Fanno eccezione genziana, poligala,
gin-seng (almeno 5 anni).
Raccogliete con vanghe,
zappe o picconi cercando sempre di evitare rotture e contusioni
(questi punti non si lavano mai bene e vanno incontro ad
alterazioni).
Cortecce. Si
raccolgono dall'autunno alla primavera, preferibilmente all'inizio
della primavera da rami di almeno 2 anni.
Gemme. Si
raccolgono in autunno o alla fine dell'inverno quando hanno
cominciato a gonfiarsi, ma non ancora ad aprirsi.
Foglie. La
raccolta di solito avviene immediatamente prima della fioritura della
pianta.
Molte comunque sono le
eccezioni, da controllare volta per volta. Si ricorda che le foglie di
melissa vanno raccolte un mese e più prima della fioritura perché
più tardi hanno un profumo meno gradevole. Le foglie si raccolgono
asciutte, evitando le giornate piovose e le ore della rugiada (meglio
due ore dopo il levare del sole). Scegliete solo le foglie sane e non
parassitate.
Fiori. Si
raccolgono appena sbocciati o subito prima; specialmente precoce deve
essere la raccolta delle infiorescenze che continuano a fiorire anche
dopo la raccolta (farfara e capolini in genere, sambuco, biancospino,
ecc.). Raccogliete a mano i fiori uno per uno usando la precauzione
di non ammaccare le corolle (rosolaccio, verbasco), preferibilmente
alla mattina appena asciugata la rugiada, ora in cui generalmente si
aprono i fiori.
Frutti. I frutti
carnosi vanno raccolti quando la maturazione è quasi completa. I
frutti secchi invece prima che si aprano gli involucri o cadano i
semi.
Semi (dei frutti
carnosi). Vanno raccolti più maturi possibile senza aspettare che il
frutto che li contiene sia marcito. In seguito fateli seccare ed
eseguite la battitura.
Importante:
bisogna lasciare sempre qualche pianta per la riproduzione e
soprattutto con radici e parti sotterranee avere molta moderazione.
Parte seconda
Articoli collegati: La salute dalle piante:
Lavanda
Parte seconda
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